12 novembre 2011

ALBA




quando in casa ci sono bambini piccoli ci si trova a vivere con viva sorpresa parti della giornata che prima neanche si consideravano. carlo si è svegliato cinque volte stanotte, l'ultima intorno alle cinque. di solito non mi alzo, perché piagnucola un po' per poi ricadere in un sonno profondo, almeno finché dura... a volte però mi sposto dalla mia camera da letto su di un divano appena fuori quella dei bimbi. al lato di questo divano c'è una finestra che affaccia su questa bella parte di campagna. stamattina, nonostante fosse già arrivata la luce del giorno, c'era una luna incredibile: fulgida, lucentissima. nel torpore delle sei  mi ha illuminato il viso quasi fosse un timido sole. RARA SENSAZIONE. ed allora ho capito: ho capito che nonostante a volte mi sembri di non far altro che accudire figli e nonostante le giornate in alcuni periodi della vita possano sembrare tutte identiche, per fortuna c'è un momento inaspettato, sorprendente, salvifico in cui capisci che no, che non è così, che ogni giorno offre qualcosa di nuovo, basta solo saperlo cogliere. è proprio qui il nodo: è troppo tempo che non riesco a cogliere cose che prima mi davano i brividi; è passato troppo tempo dall'ultima volta in cui ho VISSUTO una mia giornata; un fiume di giorni è scivolato via senza che io possa ricordarne con trasporto anche uno solo. ecco dunque il perché di questo diario: lo sforzo del tentativo di rendere comprensibili, condivisibili, criticabili, forse utili i miei pensieri mi è di grande aiuto. l'idea (leggasi speranza) che qualcuno possa leggerli trovandoli di compagnia, di conforto, di interesse alimenta queste ore dedicate solo a me. 
questo blog non è proprio niente di speciale, sinceramente...     

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