Un masso grigio di nuvola è rimasto incastrato su quelle rocce
imperlate da case nascoste in un verde d'altrove.
Lame di gabbiani tagliano il cielo
folli di vento.
Sul mare, posso vederlo, galleggia un limpido domani
un'arca sconosciuta
Ed io prego
Antichi lumi e stelle.
23 aprile 2012
1 aprile 2012
IN UNA PIAZZA
Col vento morbido che fonde i nostri odori e
nascosti dall'ombra di maestosa facciata
vorrei avvertire su di me i passi della la sera.
Saturando la realtà
con vino e occhi.
Ad inseguire i nostri racconti troppo veloci,
a pregare il Tempo di infilarsi in quelle geometrie di mattoni.
E di perdersi.
O a sperare che inciampi nei nodi che stringeranno le nostre corde.
nascosti dall'ombra di maestosa facciata
vorrei avvertire su di me i passi della la sera.
Saturando la realtà
con vino e occhi.
Ad inseguire i nostri racconti troppo veloci,
a pregare il Tempo di infilarsi in quelle geometrie di mattoni.
E di perdersi.
Tenderemo desideri da capi lontani per farlo cadere.
E finire,
E finire,
dentro di noi.
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