29 dicembre 2011

CRISALIDE

lei è lì dentro.
si torce, si sfinisce,
prigioniera
del suo bozzolo,
groviglio di filo stillato dal sogno
e pietrificato dalla realtà.
ella ne credeva crepate
forma e sostanza.
no.
accecata dal vigoroso bagliore della sua volontà
se ne credeva fuori. 
no.
anestetizzata da desideri imposti
non ne avvertiva la stretta.
ma era lì dentro. 
ed ora 
quel sepolcro di sogno
le restituisce tutto il tormento non vissuto,
dimenticato.
cosí ella, infine, diverrà.

8 commenti:

  1. Anonimo30.12.11

    poichè non c'è un inizio nè una fine ma un continuo mutare descrivi magnificamente la sofferenza della rinascita aggiungo solo che nel perenne mutare siamo ad ogni rinascita più ricchi di ciò che siamo stati e il dolore più forte è il segno di questo ricchezza :-)

    Il mutamento
    io sono, ciò che tu sei stata/o o che sarai
    Il Paradiso è essere la stessa cosa nello stesso momento
    maurizio

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  2. prezioso. ecco cosa sei. grazie per i continui spunti che mi dài. a presto amico.

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  3. Anonimo31.12.11

    Lo scrivo anche qui :-)
    Tu non lo sai ancora ma sei già Farfalla :-)

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  4. Il nuovo anno porta curiosità nuove, nuovi spunti, nuove idee, e nuovi follow... ti seguo, Claudia.

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  5. ti ringrazio molto per la tua attenzione, roberto. spero tu voglia tornare, di tanto in tanto. un saluto.

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  6. Anonimo4.1.12

    visto che ancora non scrivi ti occupo la pagina con una poesia di Alfonso Gatto
    il 29 dicembre sarebbe stato il compleanno di mio padre :-)

    A mio padre


    Se mi tornassi questa sera accanto
    lungo la via dove scende l’ombra
    azzurra già che sembra primavera,
    per dirti quanto è buio il mondo e come
    ai nostri sogni in libertà s’accenda
    di speranze di poveri di cielo
    io troverei un pianto da bambino
    e gli occhi aperti di sorriso, neri
    neri come le rondini del mare.

    Mi basterebbe che tu fossi vivo,
    un uomo vivo col tuo cuore è un sogno.
    Ora alla terra è un’ombra la memoria
    della tua voce che diceva ai figli:
    - Com’è bella notte e com’è buona
    ad amarci così con l’aria in piena
    fin dentro al sonno - Tu vedevi il mondo
    nel plenilunio sporgere a quel cielo,
    gli uomini incamminati verso l’alba.

    maurizio

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  7. stavolta ti ringrazio per avermi donato questo intimo pensiero. preziosissimo. come sempre i tuoi. ciao, amico.

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