28 dicembre 2011

INSONNE

presenza imponderabile 
dentro schiuma cerebrale 
le tue spalle,
salde testimoni 
di una brama ancor mai sopita.

4 commenti:

  1. Anonimo29.12.11

    Encargo

    No me des tregua, no me perdones nunca.
    Hostígame en la sangre, que cada cosa cruel sea tú que
    vuelves.
    ¡No me dejes dormir, no me des paz!
    Entonces ganaré mi reino,
    naceré lentamente.
    No me pierdas como una música fácil, no seas caricia ni
    guante;
    tállame como un sílex, desespérame.
    Guarda tu amor humano, tu sonrisa, tu pelo. Dálos.
    Ven a mí con tu cólera seca de fósforo y escamas.
    Grita. Vomítame arena en la boca, rómpeme las fauces.
    No me importa ignorarte en pleno día,
    saber que juegas cara al sol y al hombre.
    Compártelo.

    Yo te pido la cruel ceremonia del tajo,
    lo que nadie te pide: las espinas
    hasta el hueso. Arráncame esta cara infame,
    oblígame a gritar al fin mi verdadero nombre.

    sempre Julio Cortazar

    maurizio :-)

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  2. o mamma. sarà che quando le poesie ti parlano nella loro lingua fanno più effetto, ma questa fa quasi male. maurizio, che dire..grazie amico di poesia.

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  3. Anonimo29.12.11

    Ciao Claudia, come promesso, ti regalo una mia piccola cosa, di un po' di tempo fa...

    Versi.

    Non sono quelli che vorremmo sentire.
    Si annidano tra le pieghe della vita
    come nodi, battiti di cuore.
    Una cosa, sola, è certa.
    Una,indefinita.

    Non c’è via d’uscita.

    Manuela B. (mallarmeana_mb)

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  4. e ci costringono anche ad ascoltare una voce di noi che non vorremmo conoscere, forse.
    grazie manuela, sempre graditissimo parlare con te..

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