25 febbraio 2012

PELLE di PAROLE


Oggi ti faccio una pelle di parole. Sì, anche a te. Ti chiederai se è la tua. Ho tempo e fantasia. A te, che sei aria fresca, che spettini i miei capelli con un vento che sa dei miei anni che hai tu, che balli scalza tra dettami, panni e sesso. A te, con quella bici color camaleonte, col cesto di vimini colmo di parole. Lascia libera la dinamo di trasmettere la tua luce carezzevole. A te, che prendi manciate di stelle dal mio cielo per attaccarle nel tuo. E dargli una luce nuova, che illumina anche me, di nuovo. A te, donna dall’anima trasparente, dal cuore troppo morbido, dalla costanza di ferro e la dedizione che sa dell’orto di un’antica Certosa. A te, severa insegnante con il cuore verde di speranza per i nostri giovani, verde come i tuoi trasparenti occhi in cerca di mare e giustizia. A te, statua dei cieli. Col corpo voli e cammini, col cuore rimani in quel cielo che ami. Vedi tanto mondo, ne sogni per te uno piccolo e caldo. A te, che anche quando non scorri tra le parole, scorri tra i miei pensieri. A te, che grazie ai tuoi consigli, ho passato una mattina immersa in nuvole di ciuffi di parole sconosciute, ora mie. A te, che non posso credere di conoscerti da così poco tempo, tanto sei vicino. E devi ancora rispondere ad un invito. A te, che avresti potuto e non hai voluto. A te, ai tuoi occhi da orientale, alle canzoni che mi regali, alle carezze delle tue parole, alla tua grazia infinita. A te, che nascondi i tuoi occhi sinceri dietro occhiali bugiardi. A te, che ti rifugi in pugni di lettere per fuggire dai pugni della vita. A te, che avresti voluto e non hai potuto. A te che ami Linus, la gente per bene, che prendi per mano, che consoli, abbracci e sei preda del vento. A te, che cerchi e speri di non trovare. A te, che corri non sapendo dove andare. A te, compagno di vita. A voi, respiro e carne del mio corpo. A te, che mi strappi sorrisi, stracci la mia tristezza, mi regali note, parole, progetti e fiori. A te, che indossi la sera per sentirti più sicuro. A te, che disegni il mondo con grafite di sogno. A chi legge, a chi dorme, a chi pensa, a chi ride, a chi si strugge, a chi è solo, a chi aspetta domani, a chi esce ed a chi torna,a chi fa l’amore.


Nota. Ringrazio Maurizio Borelli che, con pazienza certosina, ha unito tutti i tweets di questa mia 'serie' trasformandoli involontariamente in un post. che sono lieta di pubblicare.

2 commenti:

  1. Anonimo28.2.12

    sempre io (maurizio)
    sempre dal gruppo Trasgressione
    Alessandro Crisafulli


    Arriverò ripercorrendo i miei passi
    umidi, a mani nude conquisterò
    l’indifferenza e con la voce
    riempirò la speranza.

    Il grande inverno
    si è sciolto, portando con sé
    l’orgoglio e la smisurata
    notte della periferia.

    Mi piace questa nuova
    stagione, così limpida
    nelle sue increspature, ricca
    di silenzi che si raccolgono
    dentro una madre.

    Mai il tempo è stato
    tanto atteso, rispettato
    nei suoi colori e nei dolori
    di chi non è arrivato.

    Ho udito il respiro
    della morte risucchiare
    grandi sorrisi e per questo
    vivo con il cuore
    in ombra. Ma l’immensità non ha regole
    annunciate: tutto si svolge
    dietro il sipario.

    Un’altra alba
    inonda su di me
    e la vita mi regala
    ancora il suo profumo.

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  2. non so più cosa dire, ormai. non ne sbagli una, amico mio. :-)
    grazie ed ancora grazie.
    c.

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